Ancora oggi le donne di Caldana seminano la veccia che portano il Giovedì santo al Sepolcro (l'Altare della Reposizione) e che usano, nel Venerdì santo, per addobbare le strade dove scorre la processione. Sono queste tradizioni spontanee: nessuno chiede niente, ma chi vive veramente il paese e la tradizione sa, ovviamente e naturalmente, cosa deve fare.
La veccia (vicia sativa) è una pianta erbacea spontanea appartenente alle leguminose foraggere minori. Spesso la si ritrova come pianta infestante nei cereali, tanto che nei tempi passati si raccoglievano i semi di veccia dallo scarto del grano o dell'orzo.
La tradizione popolare religiosa la utilizza come pianta per abbellire l’Altare della Reposizione, dopo esser stata coltivata al buio per farla diventare bianca.
Ne risulta una pianta mesta, triste ma carica di vita: la morte di Gesù non è fine a sé stessa ma si compie in funzione della resurrezione.
Ecco le "istruzioni" per la sua coltivazione:
5-7 giorni dopo il Mercoledì delle Ceneri (a seconda del luogo dove la si coltiva, se più o meno caldo) avviene la semina della veccia in vasi possibilmente di terracotta (trattengono di più l'umidità e causano meno sbalzi termici).
La terra che si usa è sabbia (tipo quella che usano i muratori) e terriccio in eguale misura.
Si pone uno strato di terra (circa 4 cm) nel vaso, si cosparge di semi di veccia, poi si mette un piccolo strato di terra (che copra il seme), altri semi, poi ancora terra, altro strato di semi, terra a coprire senza riempire il vaso ma lasciando 4-5 cm dalla terra al bordo.
Innaffiare (poi le annaffiature devon esser fatte una volta a settimana) e farla crescere al buio totale in cantina (ad esempio, messa dentro una scatola o, come un tempo, sotto al bigoncio).
Buona semina!
Dopo la domenica "del frascone", ovvero la Domenica delle Palme, va tenuta sempre in tasca una monetina, per non essere colti impreparati dal primo "cuccù" della stagione. I vecchi dicevano che quando si sente il primo cuccù della stagione e si ha anche un solo soldino in tasca si avranno soldi per un anno; se invece le tasche sono vuote lo saranno per un anno intero.
Non si sa mai, soprattutto in questi tempi di crisi!