In tempi di Covid-19, ci siamo dovuti adattare alla didattica a distanza: forma antica e nobile, come quella che permise al maestro Alberto Manzi di alfabetizzare gran parte degli italiani e delle italiane, dopo l'arrivo della TV. Le strumentazioni tecniche sono valide alleate in questo compito improbabile, anche se non dobbiamo dimenticare che la didattica non consiste soltanto in un passaggio di conoscenze, non può essere esclusivamente un atto performante, ma comprende anche interazioni e cooperazione, confronto e comunitaria edificazione di nuove strategie e nuovi orizzonti anche umani. La scuola ai tempi del Covid-19 rischia di perdere drammaticamente la sua funzione primaria, che non è tanto quella di “informare” ma quella di offrire a tutte e tutti, a prescindere dalle personali condizioni e situazioni familiari, le stesse possibilità. Maestre e maestri coraggiosi si ingegnano, di questi tempi, per fare in modo che sia rispettato questo principio universale e totale, e si cercano di sfruttare tutte le occasioni per inventarsi didattiche che tengano conto della condizione straordinaria nella quale ci troviamo: una situazione forse realmente inattesa e imprevedibile, ma che mette a dura prova tutte e tutti. In occasione di questo primo “Dantedì” - la giornata che ricorda l'esistenza del più grande poeta di tutti i tempi, pietra fondante della nostra lingua (scritta) e del nostro sentire poetico, Dante Alighieri – la scuola primaria di Caldana, con la pluriclasse III-IV e la classe V, grazie alla loro insegnante Fabiana Cati, ha contributo alle celebrazioni con questo meraviglioso video, un viaggio nella lingua, nelle immagini e nell'opera di Dante realizzato dalle bambine e dai bambini della scuola; un contributo preziosissimo, perché permette a tutte e tutti di beneficiarne e di esser parte attiva in quel processo di “alfabetizzazione poetica” che altrimenti sarebbe impossibile, probabilmente, attivare con successo. Grazie bambine e bambini del lavoro fatto e non deponete mai quest'amore per la poesia!