CASA MAIANI GODE DI OTTIMA SALUTE
Filippi: "La struttura funziona bene e gli ospiti sono molto soddisfatti".
GAVORRANO - La casa di riposo "Angelo Maiani" funziona benissimo: struttura efficiente e assistenza ottima. Risultati soddisfacenti e positivi quelli che vengono fuori da un sopralluogo programmato, compiuto ieri pomeriggio nella residenza sanitaria dal commissario straordinario del Comune Vincenza Filippi, insieme al presidente dell'istituto Falusi Roberto Schiavetti e al presidente della Società della salute Luciano Fedeli, per monitorarne standard strutturali e di accoglienza a una mese dalla sua inaugurazione, avvenuto la scorso 14 marzo.
"Siamo soddisfatti per quello che abbiamo visto con questa ispezione - ha dichiarato il commissario Filippi -. La struttura funziona al meglio e i venti ospiti che la occupano sono molto soddisfatti e contenti dell'assistenza ricevuta, così come lo sono le loro famiglie, che apprezzano molto come la casa è gestita".
La rsa "Angelo Maiani", intitolata al padre del suo benefattore caldanese Mario Maiani, è al completo dal primo aprile. I 20 ospiti provengono non solo da Gavorrano, ma anche da Massa Marittima e Follonica. Grazie all'apertura della casa di riposo alle Basse di Caldana, le liste di anziani non autosufficienti in attesa nel territorio delle Colline Metallifere si sono azzerate, e sono stati inoltre creati 20 posti di lavoro con l'assunzione del personale che opera nella struttura.
"Una struttura efficiente sotto tutti i punti d vista - ha sottolineato Fedeli -. In questo sopralluogo abbiamo constatato che il livello dei servizi offerti da Casa Maiani è ottimo, in linea con le altre strutture che il Falusi gestisce. Siamo soddisfatti del buon funzionamento e della qualità dell'accoglienza offerta che Casa Maiani offre ai suoi ospiti. Questa struttura a settembre non poteva essere aperta, ma grazie all'impegno di tutti, a partire dal commissario Filippi, è stato possibile aprirla lo scorso marzo. E' stata così data una risposta concreta e definitiva alle liste di attesa del comprensorio, e creata, tra l'altro, la possibilità di 20 posti di lavoro".
Insomma, a un mese dal taglio del nastro tutto procede bene a Casa Maiani. Non c'è alcun tipo di problema strutturale o altro, come sollevato da qualcuno giorni dopo il taglio del nastro della rsa, atteso circa sette anni fa.
"Non è vero che mancava l'acqua potabile quando è stata inaugurata - ha spiegato Ceroni -. L'acquedotto del Fiora aveva garantito acqua potabile ai locali di Casa Maiani. Senza acqua, una struttura del genere non avrebbe potuto essere aperta. Le voci che sono circolate non sono vere. Nelle prossime settimane realizzeremo qui una nuova conduttura lunga due chilometri, che servirà non solo Casa Maiani, ma tutta l'area artigianale e commerciale della Basse di Caldana, potenziando così la rete idrica di questa zona del territorio, che potrebbe essere soggetta a crisi idriche. Con questo intervento daremo una risposta definitiva per tutto il comprensorio".
Annalisa Mastellone
Casa Maiani: strutture efficienti, ospiti soddisfatti di Annalisa Mastellone
Gavorrano. Inaugurazione.
FINALMENTE LA FESTA. ECCO CASA MAIANI
Finalmente il taglio del nastro, dopo sette anni di polemiche. Ieri è stato il giorno dell'inaugurazione per Casa Maiani, la residenza socio-sanitaria realizzata a Caldana grazie a Mario Maiani, che ha donato al Comune di Gavorrano terreno e fondi per due milioni di euro affinché quella struttura diventasse realtà. Ha dovuto aspettare molti anni, tra ritardi e intoppi burocratici, ma alla fine "Casa Maiani" è pronta. L'onore di tagliare il nastro è toccato al commissario prefettizio Vincenza Filippi: proprio a lei infatti Mario Maiani ha proposto che venga concessa la cittadinanza onoraria. La nuova Rsu sarà gestita dall'istituto Falusi su mandato dela Società della salute: potrà accogliere 20 ospiti non autosufficienti e disporrà di 2 posti per brevi degenze da impiegare per l'assistenza post-ricovero ospedaliero.
Gavorrano. Ieri il taglio del nastro della struttura alla presenza del commisario prefettizio Filippi.
CASA ANGELO MAIANI E' FINALMENTE REALTA'.
Cerimonia attesissima quella di ieri alle Basse di Caldana: Casa Angelo Maiani è stata finalmente inaugurata, pronta a ospitare già dai primi giorni 20 anziani non più autosufficienti, più due "posti sollievo" per brevi degenze finalizzate all'assistenza post-ricovero ospedaliero. Al taglio del nastro la commissaria Vincenza Filippi che ha ringraziato Mario Maiani, il benefattore caldanese che dopo circa sette anni ha visto il suo sogno diventare realtà: realizzare una casa di riposo intitolata alla memoria del padre Angelo, e che ha finanziato pressoché interamente la struttura con la donazione, nel 2004, di quasi 2 milioni di euro e dei due ettari di terreno su cui è stata edificata. Tanti i cittadini presenti insieme a politici e rappresentanti di enti e istituzioni - tra cui il prefetto Giuseppe Linardi, il presidente della Provincia Leonardo Marras, il presidente del consiglio provinciale Sergio Martini, il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori, il vicesindaco di Follonica Stefano Viviani, il presidente della Società della salute Luciano Fedeli, il presidente dell'istituto Falusi Roberto Schiavetti, e i candidati a sindaco Massimo Borghi e Francesca Mondei -, accorsi alla cerimonia di inaugurazione che pone fine a una vicenda iniziata nel 2005, con l'inizio dei lavori che, dopo anni di clamorosi ritardi, si sono conclusi nelle scorse settimane grazie anche a un ulteriore contributo di 10mila euro messi a disposizione da Mario Maiani, che vanno ad aggiungersi agli altri 40mila euro investiti da Regione e Società della salute per ultimare la costruzione ed acquistare gli arredi interni, e ai 190mila impegnati dall'azienda pubblica di servizi alla persona "Falusi", che l'ha presa in gestione, per dotare la residenza assistita di tutte le attrezzature indispensabili per la più completa e adeguata accoglienza dei suoi ospiti. Un traguardo che si deve, come ha sottolineato Mario Maiani, alla volontà di Vincenza Filippi, che sin dal suo insediamento ha inserito la conclusione dell'opera tra le priorità dell'Amministrazione, "perché - ha precisato la commissaria - era necessario e doveroso dare il giusto riconoscimento a un cittadino illustre che con il proprio cuore e con generosità ha messo a disposizione del territorio una struttura come questa". Così ha iniziato da subito a collaborare a stretto contatto col presidente della Sds Luciano Fedeli, e insieme ad Asl e Comune si sono impegnati in modo continuo e determinato per rendere al più presto fruibile la Casa di Riposo "Angelo Maiani". "Una dimostrazione, questa - ha detto Marras nel suo intervento - che il commissariamento del Comune non ha bloccato la macchina amministrativa". E proprio per rendere omaggio al lavoro svolto dalla commissaria, Mario Maiani chiederà al futuro sindaco di Gavorrano di dare alla Filippi la cittadinanza onoraria del Comune "perché in pochi mesi è riuscita a fare quello che in tanti anni la politica non è riuscita a concludere".
Annalisa Mastellone
GAVORRANO - Complimenti, brindisi e torta per tutti: è stata finalmente inaugurata la casa di riposo "Angelo Maiani" a Caldana, intitolata al padre del benefattore Mario che ha donato i soldi e il terreno per costruirla, ben 7 anni fa. «Propongo la cittadinanza onoraria al commissario» ha detto Maiani, raccogliendo l'appoggio anche del presidente Leonardo Marras. Presente, come molte altre autorità, alla presentazione della struttura. Ogni fiaba deve per forza avere un lieto fine. Così, dopo anni di polemiche, ritardi e cartelli di protesta da parte dello stesso benefattore, ieri mattina è stata inaugurata la nuova casa di riposo per anziani non autosufficenti a Caldana, che già entro la fine di marzo accoglierà 20 ospiti. Gran parte del merito per questa struttura va all'ex veterinario Maiani, 86 anni, che nel 2004 donò al comune di Gavorrano per la sua realizzazione più di un milione di euro. Oltre al terreno su cui costruirla. Un benefattore, appunto, «che la comunità non smetterà mai di ringraziare», ha detto il commissario prefettizio Vincenza Filippi ieri nella cerimonia ufficiale. «Ma altrettanti meriti vanno a lei - ha risposto lo stesso Maiani alla funzionaria, restituendole il favore - È riuscita a risolvere la situazione dopo anni in cui era ferma e in pieno stallo». Del resto, ieri mattina i festeggiati erano due: il cuore generoso di Maiani e la vittoria di Filippi, appunto, elogiata anche dal suo superiore, il prefetto Giuseppe Linardi, presente anche lui all'inaugurazione. «Al nuovo sindaco - ha continuato il dottore - chiederò che il commissario ottenga la cittadinanza onoraria di Gavorrano». Ovazione dei molti presenti all'inaugurazione. «Sono d'accordo con Maiani. - ha commentato il presidente della provincia Marras - È la dimostrazione che il commissariamento di un Comune non significa bloccare le macchine amministrative». E di nuovo applausi dei presenti, tra cui tutta la compagine politica in corsa per le prossime elezioni di maggio (molti dei quali membri dell'ultima amministrazione comunale). Ringraziamenti, fatti da Filippi, sono stati rivolti anche alle associazioni che si sono impegnate nella causa, all'aministrazione di Gavorrano e ai vari enti coinvolti. «Per vedere i risultati in Italia occorre una voce corale. - ha continuato Marras - Con il singolo non si va da nessuna parte, ormai dovrebbe essere chiaro». E i risultati, in questo caso, Maiani ha dovuto sudare per vederli. Sono passati sette anni dalla donazione e mentre in Italia la burocrazia rallentava i lavori, il benefattore ha fatto costruire strutture sanitarie in tutto il mondo (Perù, Nigeria, Bolivia). In ogni caso, ora casa Maiani è pronta, funzionale e all'avanguardia nel sostegno agli anziani. «Sarà il punto di partenza - ha commentato il presidente della Società della salute delle Colline Metallifere Luciano Fedeli - per un gestore unico delle Rsa e dei servizi domiciliari del territorio». Una struttura già importante, dunque, che «accoglierà tutti e venti gli ospiti entro la fine di marzo - assicura Roberto Schiavetti, presidente dell'istituto Falusi, ente di riferimento per i servizi sociali - Nella struttura lavoreranno quindici persone, tra assistenti, infermieri, un educatore, un fisioterapista e un medico».
Alfredo Faetti